domenica 5 aprile 2009

Momenti di panico durante la salita alla "Rocinha".

Nel mio precedente post ho già raccontato dei problemi nelle favelas di Rio De Janeiro.
A questo proposito, durante la mia visita alla Rocinha è capitato un fatto che mi ha creato forti momenti di terrore.

io e altre due persone entrammo alla Rocinha accompagnati da un tassista di Rio De Janeiro, molto conosciuto alla Rocinha (mai andare nelle favelas da soli, mi raccomando!!).
Durante la salita al punto più alto della favela, incolonnati nel traffico, sento una serie di colpi di clakson provenire da dietro la nostra auto, e all'improvviso il tassista accosta per lasciare passare l'auto retrocedente.
Ci sorpassa una Chevrolet Astra nuova fiammante, dal colore rosso vivo, con a bordo quattro banditi con i loro fucili d'assalto tipo G3 spianati fuori dal finestrino.
Il bandito seduto a fianco del conducente guarda più volte dentro al nostro taxi, probabilmente per vedere chi sta trasportando. Fermi in colonna, i banditi (tra l'altro scortati da due motociclette dietro la loro auto con altrettanti banditi armati di pistola a bordo) restano davanti a noi per almeno 3 minuti, dopodichè riescono a sorpassare l'autobus davanti a loro e si dileguano a tutta velocità.

Non posso negare che in quei momenti mi sono sentito in serio pericolo, nonostante tutte le rassicurazioni del tassista. Egli infatti sosteneva (e devo dire che non era l'unico) che si è più al sicuro in mezzo ai banditi piuttosto che con la polizia di Rio De Janeiro!
Anche molti abitanti della Rocinha mi hanno raccontato che i narcotrafficanti sono una sorta di sicurezza per loro. Essi infatti fanno in modo che la pace regni sovrana nella favela, garantendo la sicurezza di ogni abitante contro furti, rapine e crimini di ogni genere.

Effettivamente devo ammettere che durante le nostre paseggiate in favela il tassista lasciava l'auto aperta e accesa, per giunta, e secondo gli abitanti del posto, nessuno si sognerebbe di rapinare un turista.
Persino l'elemosina non è mai chiesta in quanto vige il rispetto più assoluto della pace per ognuno.
I metodi per garantire la pace applicati dai narcos sono comunque atroci. Qualsiasi crimine all'interno delle favelas risultano in invasioni da parte della polizia, perciò quando succede un fatto spiacevole commesso da un abitante della favela, i banditi rispondono con la tortura o addirittura l'uccisione di colui che ha commesso il fatto.

Questo è il grande paradosso di Rio De Janeiro: sentirsi più sicuri in zone protette dai trafficanti piuttosto che a Copacabana, in cui la sicurezza dovrebbe essere garantita dalla polizia.

Resta comunque il fatto che vedere dei ragazzi così giovani imbracciare fucili di questo calibro è uno spettacolo agghiacciante!

TWT

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