giovedì 11 febbraio 2010

Oggi ho voglia di comunicare...

....ma non di scrivere.
Vorrei aprire un blog di post vocali. Lo riempirei ogni giorno di mille post.
Ho un sacco di cose da raccontare, tantissimi pensieri da condividere; tuttavia, la mia pigrizia, spesso, mi frega.

Perciò oggi non scrivo. Parlo. Parlo e basta. Parlo tanto, nella mia stanza d'albergo a Porto.

Domani rientro, ma stasera voglio parlare. D'altronde sono reduce di 10 giorni di afonia totale a causa di una laringite, perciò la voglia di parlare è tantissima.

Per ora pubblico un video.

Tiè, un po' di buona musica!

Vai col rock!!!



mercoledì 10 febbraio 2010

Berlusconi, la Destra e il Fascismo.

Questo articoletto era originariamente la risposta al commento di Fedegeta al mio ultimo post.
Tuttavia, data la sua lunghezza, ho preferito pubblicarlo come post.

Consideriamolo un piccolo racconto epistolare, dai..


Caro Fedegeta, grazie per il tuo commento che ho letto con piacere, e con altrettanto piacere colgo l'occasione per continuare questo dialogo costruttivo e critico sui "Massimi Sistemi" che ci sovrastano.

Comincio con un piccolo appunto sul fatto del fascistoide / fascista attribuito da te a questo governo.

Caro Fedegeta, questo governo di fascista non ha proprio nulla, se non il fatto di includere nelle sue fila ex missini che, anche loro, di fascista avevano proprio poco.

Il MSI, al contrario di quanto si pensi, non fu affatto la ricostituzione dei fascisti "sotto mentite spoglie"; fu piuttosto un salottino dentro al quale conversero i fascisti (quelli veri) per tramutarsi in un’ideologia di destra del dopoguerra, legalizzata, riconosciuta e, in parte, finanziata dagli imperi usciti vittoriosi dalla Seconda Guerra Mondiale.

Altro errore storico in cui incappiamo molto spesso, sta nel collocare i fascisti a destra; nulla di più sbagliato.

Il fascismo, per definizione, era estraneo all’ordinario schema politico, tant’è vero che durante il ventennio esistevano fascisti cosiddetti di destra, quelli più vicini all’alta borghesia, e fascisti di sinistra (i corporativi, che avevano preso il posto dei sindacati in quanto, questi ultimi, aboliti dal regime), più vicini ai lavoratori, che svilupparono lo stato sociale di cui godiamo tutt’oggi (ad esempio la conversione del CNAS all’attuale INPS, con l’estensione delle pensioni, l’istituzione di quelle di reversibilità eccetera..).

Se oggi a destra stanno teppaglie tipo Forza Nuova, con i loro militanti dalle teste rasate e anfibi, è semplicemente frutto della riconversione del dopoguerra. I NEOfascisti (non i fascisti) si sono semplicemente collocati a destra per opposizione al comunismo, storicamente di sinistra (tu m’insegni).

Tutto ciò premesso, semplicemente per definire alcune differenze tra l’attuale governo e il fascismo, e per capire perché non sia del tutto esatto paragonare il governo Berlusconi al fascismo:

Il fascismo era fervidamente antiamericano e autarchico – La nostra destra no; anzi..

Il fascismo istituì pene severissime contro qualsiasi tipo di associazione massonica o segreta – Il nostro attuale Presidente del Consiglio era iscritto alla P2. Non solo; molti politici sia di destra che di sinistra sono appartenenti alle varie logge massoniche tra cui il GOI ed altri.

Il fascismo mai avrebbe appoggiato gli attacchi di Israele ai civili di Gaza – Berlusconi ha da poco compiuto una esemplare e somma spennellata di lingua al deretano di Peres. Piuttosto, un governo fascista, appoggerebbe a spron battuto una nazione come l’Iran, nazione assai più fascista del nostro passato ventennio in termini di autarchia, di ricerca dell’indipendenza e di identità nazionale e di anti-imperialismo, solo per citarne alcuni.

Un governo fascista si comporterebbe proprio come l’Iran di Ahmadinejad, altro che il Cavaliere!

Questo era soltanto un breve riepilogo spiccio e superficiale sulle differenze che stanno tra un governo fascistoide / fascista e un governo di centro-destra come il nostro attuale.

Tutto ciò premesso, quindi, il mio personalissimo punto di vista sull’argomento in oggetto non è dissimile dal tuo. Soltanto mi permetto di dissentire dal tuo allarmismo in merito a un presunto imminente regime legalizzato.

E’ ormai una canzone che si sente ogni giorno, soprattutto dal momento in cui è arrivato il sommo corista Tonino a dar gran voce all’Antiberlusconismo Italiano.

Già, l’Antiberlusconismo Italiano. E’ ormai il maggior partito di opposizione.

Sempre secondo la mia personalissima opinione, condivisibile o meno, finché c’è un’opposizione il cui primario scopo è quello di “mandare a casa Berlusconi”, senza di fatto proporre alternative vere, solide e tangibili, è equivalente a un’opposizione inesistente.

La forza di Berlusconi è direttamente proporzionale, ora più che mai, alla debolezza della Sinistra.

Dal 1945 fino al crollo della Prima Repubblica, l’Italia è sempre stata governata dalle Sinistre; dal momento in cui è arrivato un uomo che, con potenti mezzi (non mi soffermo sulla liceità o meno della sua scalata al potere altrimenti si fa notte….) e con una straordinaria abilità comunicativa (eh sì, Berlusconi sarà quel che sarà ma questo non lo si può di certo negare), è riuscito a formare un governo di coalizione unito e compatto, diametralmente opposto ai governanti di Sinistra, per quest’ultima è stata la rovina, poiché non è più riuscita a fornire un’alternativa altrettanto forte e compatta da poter riprendere le redini del Paese, quindi l’unica soluzione, ad oggi, possibile per le Sinistre è la cacciata del Cavaliere.

Purtroppo mi sa tanto che, fino a quando la Sinistra non si decide a rimodernarsi un tantino, dovremo tenerci quello che abbiamo.

Caro Fedegeta, ho letto con piacere alcuni dei tuoi post sul tuo ricco ed interessantissimo Blog, quindi ho ben presente la tua raffigurazione dell’Italiano medio (dal pistolino piccolo e dalla scheda azzurra…); tuttavia mi sento di avvertirti di fare attenzione a non cadere nell’arroganza di chi crede di essere tra i pochi che hanno capito tutto, e che si sente circondato da milioni di topini che inseguono le note di un pifferaio magico che le suona attraverso le sue televisioni e i suoi giornali. L’Italia è sì piena di ignoranti, ma così come l’Italia, ogni Paese del mondo ne è pieno. Per colpa o per sfortuna, purtroppo, è così.

Ma fidati che chi, ogni giorno, deve vivere la propria vita e fare i conti con le difficoltà quotidiane (ma anche con le gioie, dato che, al contrario di quello che ci vogliono far credere, la vita è meravigliosa), anche se fa parte del mondo dell’Italiano medio, la sua intelligenza ce l’ha, quindi, se milioni di Italiani hanno deciso di votare a destra, evidentemente, hanno avuto le loro ragioni, e per definizione di democrazia, tali vanno rispettate.

Un cordiale e amichevole saluto.





Riflessioni: la Legalità.


La legalità è uno dei principi fondamentali per la convivenza civile tra persone appartenenti a un medesimo ordinamento, sia esso giuridico, sociale, culturale o quant’altro.

Non a caso, già dai tempi in cui le prime società civili cominciavano la loro esistenza, è stato istituito il Diritto, che per definizione è l’insieme di regole, norme e leggi scritte e non, atte a regolamentare il comportamento di ogni cittadino in determinate situazioni o circostanze.

Diritto è una parola, ai giorni nostri, troppo spesso oggetto di “abuso ideologico”, in quanto molte persone tendono ad utilizzare questo sostantivo quasi esclusivamente per indicare il proprio e solo diritto alla libertà incondizionata, dimenticando, o peggio, ignorando, che alla base del diritto proprio e personale esiste il dovere verso il rispetto delle norme e delle regole, contenute, appunto, nel Diritto.

Questa condizione fondamentale è la base del concetto di legalità. Non può esistere nessun diritto soggettivo o nessuna libertà senza il dovere al rispetto della legalità. Si consideri, ad esempio, un individuo, piuttosto che un nucleo familiare, che viva in un ambito condominiale; questo individuo o nucleo familiare di certo gode del diritto di organizzare una festa in casa propria, ma esiste di certo un regolamento condominiale, in aggiunta alle specifiche norme presenti nel Codice Civile, che ne vieta lo svolgimento al di fuori di determinati orari, ai fini di non arrecare disturbo agli inquilini delle adiacenti unità abitative.

Questo esempio molto banale spiega la base del rispetto verso il prossimo, innanzitutto, e verso la legalità. Ognuno di noi ha il preciso dovere di rispettare la legalità di qualsiasi azione o circostanza, ai fini del rispetto nei confronti dell’integrità morale, fisica o patrimoniale del prossimo.

Accade tuttavia molto spesso che ci si dimentichi con estrema facilità di questa condizione fondamentale, e che di conseguenza vengano a crearsi situazioni di disagio generale che, a volte, può addirittura degenerare nella gravità più esasperata.

Si pensi ad esempio al sempre più crescente problema della droga o dell’alcolismo, in particolar modo in ambiente giovanile.

Questi aspetti problematici sono anch’essi, senz’altro, direttamente legati al concetto di legalità, in quanto esistono norme e leggi ben precise che vietano l’uso di sostanze stupefacenti o l’abuso di alcool in determinate circostanze.

A questo proposito, mi sento di affermare che l’educazione al corretto comportamento stradale, in merito all’uso o abuso di alcool o di sostanze psicotrope, sta cominciando ad assumere maggior popolarità, specialmente dopo l’inasprimento della coercizione in questo ambito. Negli ultimi mesi vedo sempre più giovani che, durante i week-end fuori a cena con amici, nominano un componente del gruppo che si assume responsabilmente il ruolo di conducente sobrio. Naturalmente il primo pensiero di questi giovani sta nell’evitare ad ogni costo le severissime pene a cui si può incorrere in caso di violazione di queste norme severe, piuttosto che alla sicurezza propria e dei propri compagni; ne deriva tuttavia un sempre crescente miglioramento del comportamento stradale.

Fonti a me vicine, che prestano servizio presso la pubblica assistenza, affermano che il numero di incidenti con gravi, o addirittura fatali conseguenze è sensibilmente calato nell’ultimo anno. Questo dimostra che l’intervento da parte del potere esecutivo in questo ambito ha fruito qualche tangibile risultato.

Naturalmente la severa coercizione non può essere l’unico strumento per la prevenzione dell’oltraggio alla legalità. Si rende necessaria altresì una costante campagna di sensibilizzazione ai problemi e di educazione positiva, in modo che ogni cittadino diventi sempre più consapevole dei rischi che si corrono in determinate circostante.

A mio parere, il troppo permissivismo e la smodata superficialità che hanno sempre caratterizzato le politiche Italiane, hanno portato all’esasperazione un sistema che, ormai, affinché certi suoi aspetti degenerati possano essere corretti, si rendono necessari interventi assai severi che, agli occhi di molti, possono sembrare esagerati o, addirittura, di stampo dittatoriale.

Riallacciandomi alla questione della legalità in ambito di sicurezza stradale, conosco molte persone, oltre al fatto che esistono gruppi su Facebook dedicati a questo, che sostengono che “il terrorismo stradale perpetrato da questo “governo fascistoide” altro non è che una forma di restrizione dittatoriale, ai fini di creare, passo dopo passo, un nuovo regime”. Naturalmente queste affermazioni altro non sono, a mio parere, che deliri estremisti da politica spiccia, che nulla hanno a che vedere con lo stato reale delle cose.

Tuttavia, correnti di pensiero di questo tipo, danno l’idea della tendenza di molti a favorire la trasgressione, anziché tendere la mano alla legalità.

Questo concetto rientra, tra l’altro, in quei concetti assai difficili da capire per lo scrivente, cioè non riesco proprio a capire perché molti tendano a prediligere l’illegale, a difendere il delinquente e ad elogiare la trasgressione, marchiando valori nobili, tra i quali, appunto, la legalità, come noiosi e superflui.

Forse manca una vera e propria educazione di fondo, che dovrebbe essere favorita ad ogni costo.

Le istituzioni dovrebbero veramente investire su questo tipo di educazione, favorendone l’insegnamento già dalle scuole elementari.

Potrebbero essere introdotti programmi che comprendano le norme di comportamento civile, il rispetto della sicurezza stradale e lavorativa, l’insegnamento dei pericolosi effetti dell’alcool e della droga, le conseguenze di azioni illecite verso il prossimo, la cultura della non violenza e l’educazione al dialogo critico ma costruttivo, animato ma sempre educato e rispettoso.

In altri paesi, ne sono testimone, anche in TV passano spot pubblicitari che ricostruiscono molto fedelmente incidenti stradali (un esempio è il video che riporto alla fine dell'articolo), incidenti sul lavoro, comportamenti scorretti e pericolosi, spiegandone gli effetti con una lucidità micidiale, che rende questi spot davvero impressionanti. Le immagini che si vedono lasciano davvero un segno nel profondo di chi li guarda. Questo a mio avviso è un esempio di come certi tipi di educazione possano arrivare anche nelle case dei cittadini; non capisco perché nel nostro Paese non esistano cose di questo genere.

Al giorno d’oggi, molti genitori non sono in grado di insegnare questi valori fondamentali ai propri figli, principalmente perché essi stessi non hanno ricevuto un’educazione di questo genere; perciò ritengo sia importante che le istituzioni aiutino questi stessi genitori, insegnando questi valori pubblicamente, perché i bambini e i ragazzi di oggi sono i genitori di domani, quindi se si creano generazioni giovani consapevoli, in futuro sarà molto più semplice continuare ad essere diligenti, anzi, si potrà soltanto migliorare.

La deriva dei valori che ci ha portato ad essere una generazione a cui “piace trasgredire” ha ora bisogno di una spinta forte e decisa, anche attraverso le pene coercitive. Tuttavia la coercizione da sola non può formare il cittadino. C’è bisogno di un serio programma educativo che possa rendere il rispetto della legalità e del prossimo, la normalità per ognuno.



venerdì 29 gennaio 2010

Maturità 2010 - Ecco le materie per la seconda prova scritta!


29 Gennaio 2010
In un comunicato video, attraverso il suo canale su Youtube, il Ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, ha annunciato le materie per la seconda prova degli esami di maturità 2010 per i principali istituti scolastici.

L'elenco completo delle materie si trova qui.

In bocca al lupo a tutti i maturandi!



venerdì 19 giugno 2009

La questione della massoneria: Marco Travaglio e la fratellanza.


Fonte: http://paolofranceschetti.blogspot.com

Il video è molto interessante. Vengono poste alcune domande al dott. Marco Travaglio in merito al "signoraggio bancario" e al debito pubblico degli Stati. Interessante la sua reazione.

Questo è un articolo comparso il 15 Gennaio 2008 sul blog di Paolo Franceschetti.

Paolo Franceschetti, a rischio della sua vita e della sua incolumità, si batte per rendere pubbliche le verità nascoste del cosiddetto "potere occulto", ovverosia le logge massoniche e le lobbies che comandano il potere nell'Italia dei giorni nostri e del mondo moderno cosiddetto "occidentale".

La cosa interessante è che nonostante Internet sia ricchissimo di informazioni, su Paolo Franceschetti non sono ancora riuscito a trovare una biografia ufficiale e informazioni sul suo operato, se non dal suo blog da cui traggo l'articolo che riporto.

L’unica informazione in mio possesso ora è la presentazione del suo blog:

"Questo Blog nasce dalla mia esperienza professionale, ed è diretto ai giuristi, siano essi avvocati, magistrati, docenti, o cultori del diritto in generale. Come direttore di riviste, e di corsi di formazione per magistrati e avvocati, mi sono reso conto che nel percorso del giurista non c’è mai spazio per parlare di determinati temi ovverosia: rapporti tra politica e banche, magistratura e politica, avvocatura e politica, mafia e massoneria e poteri occulti in generale, con il risultato che il magistrato e l’avvocato spesso sono preparatissimi sui molti modi di impugnare l’autovelox, ma se poi si trovano di fronte ad una causa che riguarda massoneria o mafia sono totalmente impreparati ad affrontarla, perché si tratta di argomenti che non tratta mai nessuno.

Il blog nasce dopo l’esperienza della giudice Clementina Forleo e dalla mia esperienza personale. Il magistrato si è scontrato con i cosiddetti poteri occulti, e all’inizio non vedeva i segnali di minaccia e di delegittimazione che arrivavano. Solo dopo molto tempo ha collegato la morte dai genitori alle minacce di morte agli stessi che le arrivarono qualche mese prima, perché inizialmente pensava si trattasse di un caso, una coincidenza.
Nella mia esperienza personale, quando mi sono imbattuto in questioni riguardanti i poteri occulti, ho trovato davanti a me il vuoto. Venne nel mio studio a chiedere aiuto Solange Manfredi, una dottoressa ora mia collega di studio e collaboratrice di questo blog, figlia di un avvocato massone morto in circostanze poco chiare, che le aveva lasciato in eredità documenti e informazioni di varia natura. Nessun magistrato fu disposto ad aiutarci. Nessun avvocato (salvo l’avvocato Carlo Palermo). Nessun organo di polizia. Anzi, le persone in teoria deputate ad aiutarti, divengono le tue peggiori nemiche, perché ti accusano di inventarti le cose, di volerti fare pubblicità, o di essere paranoico. Ciò succede per molti motivi. Collusioni, connivenze, ma più spesso paura o disinformazione. Nella maggior parte dei casi, però è il disinteresse a farla da padrone.
I primi anni, quindi ce la siamo sbrigata da soli, tra minacce, pericoli, depistaggi, dubbi, cose ancora non chiarite. Ora abbiamo un fitto numero di persone - colleghi, giornalisti, politici, studiosi – con cui collaborare e scambiare informazioni, ma all’inizio avevamo davanti a noi solo il vuoto.
A poco a poco abbiamo delineato l’intreccio di rapporti in cui viveva l’avvocato Manfredi, i giochi in cui era inserito; il che ci è servito per capire meglio il sistema in cui viviamo.
Questo sito nasce per parlare di queste tematiche, ma anche per aiutare chi si trova in queste situazioni ed eventualmente avesse bisogno di aiuto, informazioni, o altro.
Nella speranza che quello che è capitato a Solange non capiti più a nessuno: trovarsi completamente da sola, circondata unicamente dagli esponenti di quei poteri occulti che poi tanto occulti non sono, perché operano più o meno apertamente consci di una giustizia forte con i deboli e debole con i forti, scientemente resa impotente dalla politica.

Se ci volete scrivere risponderemo a tutti, magari nell'arco di qualche giorno. Se non ricevete risposta è possibile che la mail sia andata persa. Scriveteci di nuovo.

Abbiamo indicato i nostri numeri di telefono per chi avesse bisogno di un contatto immediato e urgente. Nella nostra esperienza abbiano constatato infatti che chi ha un problema con i cosiddetti poteri occulti, non può attendersi nessuna risposta da istituzioni, magistrati, avvocati, giornalisti, accentuandosi così lo stato di solitudine in cui la persona si trova. Noi proviamo, nel nostro piccolo, ad invertire la tendenza."

Ma veniamo all’articolo, la cui stesura originale può essere trovata qui.

La legittimità dell’iscrizione alla massoneria, alla luce del diritto costituzionale

Già pubblicato sui siti "Disinformazione" e "Comedonchisciotte"

Premessa.

Dopo aver parlato di massoneria da punti di vista diversi, occupiamoci del problema alla luce del diritto costituzionale e quindi affrontiamo la questione in modo prevalentemente giuridico. E’ una cosa che pochi hanno fatto in passato, per due motivi. Anzitutto perché la maggior parte dei giuristi non sa neanche cosa sia la massoneria. In secondo luogo perché anche quando si conosce il fenomeno, il rischio è di rimanere disorientati nella gran massa di informazioni contraddittorie che arrivano da ogni parte. Il che inquina le acque e fa sì che non si riesca sempre a centrare il problema. Prima però, per chi non sa cosa è la massoneria, occorre fissare una serie di punti fermi e concordare su di essi. In altre parole, occorre fare il punto su questa istituzione, specificando del problema “massoneria” quelli che sono i punti femi indiscussi da tutti (cioè storici, politici, giornalisti, giuristi o persone comuni).

Alcuni punti indiscussi.

Su alcuni punti concordano tutti. La massoneria ha fatto la storia. E alla massoneria si devono scoperte scientifiche, innovazioni politiche, e la storia del mondo occidentale degli ultimi tre secoli. Alla Massoneria sono appartenuti alcuni dei più grandi uomini della storia, da Einstein a Walt Disney a Stan Lee (il creatore dei supereroi come L’Uomo Ragno, che sono stati la lettura principale di una gran parte della mia vita). Un recente libro si intitola “La massoneria, il vincolo fraterno che gioca con la storia”. Ma sarebbe più esatto intitolarlo: “La massoneria, il vincolo fraterno che scrive la storia all’insaputa di molti”.
E’ un prodotto della massoneria la rivoluzione francese. Tanto che viene da lì il motto Libertà, Uguaglianza, Fraternità.
La massoneria ha fatto l’Unità d’Italia. Massoni erano Garibaldi, Mazzini, ecc…. Massoni erano molti dei primi padri costituenti italiani. Non è un caso, come dice anche il libro di Ferruccio Pinotti, che l’inno d’Italia inizi con “Fratelli d’Italia”.
La rivoluzione americana fu fatta da massoni ed è per questo che si è arrivati alla indipendenza dalla Corona inglese. 53 dei 56 padri costituenti americani erano massoni. E la vittoria della massoneria fu celebrata riempiendo di simboli massonici la moneta da un dollaro, che contiene al suo interno la piramide con l’occhio, ovverosia l’emblema per eccellenza della massoneria, nonché la scritta “novus ordo seclorum”, ecc…., su cui ora non mi dilungo perché ovunque si possono reperire informazioni su questo, anche per chi non fosse informato. Ciò è un fatto positivo.
La massoneria, essendo segreta, ha permesso infatti di opporsi al potere dei re, portando le prime istanze di libertà in Europa. Ed è grazie alla segretezza di cui godevano le associazioni come i Rosacroce o gli Illuminati, che si sono potute avere importanti scoperte scientifiche che altrimenti la chiesa nei secoli scorsi avrebbe impedito. La massoneria portava dunque istanze di libertà e uguaglianza nei confronti delle monarchie, di progresso. Ciò che siamo oggi, in fondo, nel bene e nel male lo dobbiamo alla massoneria.
La massoneria poi continua a fare la storia. Alcuni dati chiariranno la dimensione del fenomeno.
L’Unione Europea, si dice, è una creazione della massoneria. Sono massoni dichiarati non solo i reali inglesi, ma i reali del Belgio e Lussemburgo e molti politici, tra cui il nostro Prodi, o il precedente Berlusconi. E tutti i presidenti degli Stati Uniti sono stati massoni. La corona inglese, invece, è al tempo stesso al vertice dello stato inglese e al vertice della massoneria nel mondo. La corona inglese nomina i dirigenti della Banca d’Inghilterra, la quale ha il 17 per cento della BCE, la Banca centrale Europea. Quindi è forte la presenza massonica anche nella BCE. Anzi, forse sarebbe più corretto dire che la BCE e le banche centrali europee, Banca D’Italia compresa, sono tutte nelle mani della massoneria (anche qui si può leggere il libro di Pinotti). In beve: la massoneria sta ai vertici del mondo e ne scrive la storia, e questo non lo dice un complottista, ma lo dicono loro stessi, i massoni; e poi lo dicono gli storici, i complottisti ecc… Cioè tutti coloro che sono informati su cosa sia questa istituzione.
Insomma, non è sbagliato concludere che oggi ciò che siamo, nel bene e nel male lo dobbiamo alla massoneria. Se non fosse per questa istituzione avremmo ancora le monarchie.

Alcuni punti discussi.

Il problema è che la massoneria è un’istituzione segreta, di cui non si conosce il funzionamento. O meglio, è semi segreta, nel senso che la sua esistenza è ufficiale; tanto ufficiale che alcune istituzioni massoniche sono accreditate presso l’ONU; tanto ufficiale che sempre presso l’ONU pare che ci sia una cappella della Golden Dawn, importantissima associazione esoterico-massonica. Ma non è ufficiale il suo funzionamento interno, dato che neanche i membri che vi appartengono lo conoscono e i gradi inferiori non sono ammessi alla comprensione dei segreti dei gradi superiori. Ora, se la segretezza era un bene ai tempi dello stato assoluto, ci si deve domandare se lo è anche oggi. Ci dobbiamo domandare cioè se è un bene che capi di Stato, magistrati, militari, funzionari e dirigenti della banche centrali, appartengano ad una istituzione di cui è impossibile conoscere il funzionamento interno.
A mio parere no e vi spiego il perché.
Perché se i capi di Stato e i dirigenti della banche centrali, sono massoni, come sono massoni molti politici, vorrà dire che le decisioni vitali per il paese non verranno prese in sede politica, ma in sede massonica, senza che la gente ne sia informata. La politica italiana, o statunitense, non viene decisa a livello “politico”, di dialogo tra partiti, ma a livello di dialogo tra istituzioni massoniche, con il risultato che la massa non è a conoscenza di ciò che avviene realmente. Se infatti per scalare i vertici del potere ed arrivare ad essere nominato Presidente della Repubblica debbo entrare in un’associazione segreta di cui neanche gli stessi associati dei livelli inferiori conoscono il funzionamento, i fini e altri segreti dei livelli superiori, ciò vuol dire che non è dato sapere alle masse in base a cosa e perché vengono prese le decisioni più importanti. E si badi bene: saranno nell’ignoranza non solo le masse, la gente comune, ma anche gli stessi massoni di grado inferiore all’ultimo (ufficialmente il 33, ma pare che esista il 51 e chissà quanti altri di cui non ne siamo a conoscenza). Questo, a livello italiano, comporta una palese violazione dell’articolo 1 della Costituzione, in cui la sovranità dovrebbe appartenere al popolo.
La massoneria risponde a questa critica dicendo che le associazioni sono tutelate dalla Costituzione, e non si può impedire ad un cittadino di associarsi liberamente (articolo 2 della Costituzione).
Il che è vero, tant’è che anche la Corte europea dei diritti dell’uomo ha sancito che è lecito per un magistrato essere iscritto alla massoneria. Ma io da giurista continuo ad avere qualche dubbio. Allora prima di esporre il mio pensiero, facciamo alcuni esempi banali, diretti a chi non conosce la massoneria, per leggere alcuni fatti recenti della politica italiana alla luce dei rapporti massonici.

Esempi concreti.

Ecco alcuni esempi di distorsione della informazioni, ovverosia alcuni esempi dei problemi che si creano quando dietro ad un evento non si capiscono le trame massoniche che stanno dietro.
Spesso ci si chiede, ad esempio per quale motivo destra e sinistra pare che facciano di fondo le stesse cose e discutano su temi marginali, non risolvendo i problemi principali, come tasse, criminalità organizzata, e altro ancora. Il punto è che alcune decisioni non sono prese a livello politico, ma a livello diverso, ovverosia ai gradi più alti della massoneria. Ecco per esempio che quando si fece il primo governo Berlusconi, questo aveva nei suoi progetti una serie di leggi per indebolire la magistratura e riformare alcuni reati chiave dei colletti bianchi; il primo governo Berlusconi però sappiamo che cadde dopo poco più di un anno, ma quelle riforme che erano nel programma della destra vennero attuate dalla sinistra. Il che ovviamente crea sconcerto e malcontento in entrambi gli schiaramenti; ovverosia tutti gli iscritti sono sempre scontenti delle decisioni prese dal loro partito.
Ci si domanda spesso perché AN, partito tradizionalmente a favore della magistratura e delle forze di polizia, abbia lasciato che il governo Berlusconi sfornasse tutte quelle leggi ad personam e abbia indebolito la giustizia.
E ci si chiede perché, ora che la sinistra è al governo, Bertinotti non intervenga radicalmente, almeno a parole, contro il potere delle banche centrali. La Banca d’Italia infatti è in mano a banche private ed è stata sottratta al controllo statale; se questo è in teoria possibile per un governo di destra, ci si domanda come sia possibile che venga tollerata una cosa del genere da un governo di sinistra, visto che questa conformazione giuridica della Banca d’Italia si traduce in una sottrazione di ricchezza ai cittadini; e questa ricchezza va alle banche private (ovverosia la conformazione giuridica della Banca d’Italia si traduce in un abuso a danno dei più poveri). La spiegazione sta nel fatto che l’indebolimento dell’indipendenza della magistratura era fortemente voluto dalla massoneria (non a caso era nel programma della P2). Mentre le banche centrali sono sotto il controllo della massoneria, con il risultato che anche quei politici di sinistra che sono in buona fede non possono intervenire, se appartengono alla massoneria.
Facciamo ora un esempio di distorsione delle informazioni. Molti sanno, alcuni legittimamente suppongono, che Santoro e Travaglio appartengono alla massoneria, probabilmente all’area degli illuminati cui appartiene anche Prodi. Fin qui – vero o no - nulla di male. In effetti però da quando mi è stato detto ho capito meglio il motivo per cui nelle loro trasmissioni non parlano mai di massoneria. Tempo fa Santoro – che era stato cacciato dalla RAI - comparve nella trasmissione di Celentano, e fece quel famoso appello finale, guardando le telecamere, dicendo “libertà, uguaglianza, fratellanza”. Pochi hanno notato che aveva usato il termine “fratellanza” al posto di “fraternità”. Alcuni avranno pensato ad un errore. Chi invece sa che Santoro appartiene alla massoneria, ovviamente sa anche che quello è l’appello ai “fratelli” massoni; e chi appartiene alla massoneria avrà recepito perfettamente il messaggio. Ora molti di voi penseranno che Santoro è stato riammesso in Rai perché c’era una sentenza del tribunale. Invece no. E’ stato riammesso perché ha lanciato quell’appello. La sostanza delle cose non cambia. Tanto doveva essere riammesso comunque perché c’era una sentenza. Tuttavia l’ottica da cui si guardano le cose cambia molto. I fatti restano gli stessi. E’ l’interpretazione di essi che però cambia. E cambia completamente. Perché il nodo centrale della questione, dal punto di vista giuridico, è che Santoro probabilmente non è rientrato in RAI per rispetto della legge, ma per il rispetto di un vincolo di fratellanza.
Altro esempio.
Santoro ha appoggiato in questi mesi Clementina Forleo e De Magistris. Tuttavia non ha mai parlato della sostanza delle inchieste di De Magistris, che riguardano la massoneria deviata. Né ha spiegato al pubblico che significa massoneria, massoneria regolare, massoneria deviata. Logico che non lo faccia. Non può farlo. Gli è vietato. In Rai non si può parlare di massoneria. Ora, il problema non è se Santoro o Travaglio siano iscritti alla massoneria. Dal loro punto di vista sono liberi di iscriversi dove gli pare. Il problema è che in RAI non passa nessuna informazione che riguardi direttamente la massoneria. Il che però distorce tutto. Le singole persone sono libere di essere iscritte all’associazione che preferiscono. Ma quando un ente pubblico, come la RAI, o le maggiori istituzioni statali, che hanno ai loro vertici dei massoni, filtrano le notizie in modo che il problema massoneria non venga mai sollevato, allora ci si deve porre il problema della legittimità di questa situazione.
Il fenomeno massoneria, quando non viene adeguatamente pubblicizzato, distorce la percezione che noi abbiamo delle informazioni. Distorce la storia, che alla fine ce la dobbiamo studiare da soli. E distorce anche il diritto all’informazione, che è il presupposto delle democrazia. Il popolo non può governare e scegliere se non è informato. Ma se la RAI taglia costantemente tutto ciò che riguarda la massoneria, allora questo si riflette anche sulla nostra libertà di scegliere. In altre parole. Se esiste un diritto costituzionale di iscriversi alla massoneria, il che è sacrosanto, mi domando se questo diritto costituzionale non confligga con un altro, che è quello della sovranità popolare.
Ma il paradosso della massoneria è questo: che per cambiare le cose occorrerebbe cambiare alcune leggi (vietare le associazioni segrete di quasiasi tipo, aumentare l’ efficienza della polizia e dei carabinieri, e fare un po’ di pulizia all’interno del parlamento). Ma questo è impossibile, perché ai vertici della politica abbiamo persone iscritte alla massoneria e l’informazione è gestita dalla massoneria. Insomma, con qualche variante, la storia di oggi ripete la storia di secoli fa. Per secoli non si sono potute cambiare le leggi perché queste erano fatte dai re; e i re non avrebbero mai potuto fare leggi contro se stessi. Oggi non si possono risolvere alcuni problemi (tasse, criminalità organizzata, povertà), perché le leggi che servirebbero a questi fini sono decise non dal popolo, ma dalle élite ai vertici della massoneria.

Conclusioni.

Esiste una storia ufficiale, quella dei libri di storia. E una storia non ufficiale. Questa storia non ufficiale è quella dell’influenza massonica sulla storia del mondo, su cui comunque esiste una mole di materiale immenso, scritta da massoni e da storici non massoni. E’ difficile, in prima battuta capire il divario tra la storia ufficiale e non ufficiale, e capire il nocciolo del problema. Inizialmente si è portati a pensare che in fondo la storia non ufficiale sia solo una storia più approfondita, ma che conoscerla non cambia le cose più di tanto. Si scopre qualche trama segreta in più. Si scopre qualche complotto in più. Scavando a fondo, invece, si scopre che il problema è più grosso. La storia non ufficiale insegna, in realtà, che non siamo passati dallo stato assoluto allo stato democratico, come credevamo.
Siamo passati da uno stato assoluto ad uno stato massonico, in cui ancora una volta governa una elite. Una elite diversa dal passato, più ampia, ma pur sempre un’élite. Non a caso molti degli uomini al potere appartengono al gruppo degli Illuminati. Si sentono probabilmente tali, in contrapposizione a noi, persone comuni e non illuminate. Ed essendo illuminati, hanno il diritto di non farci sapere esattamente quello che succede. In tal senso, però, c’è stato certamente un miglioramento rispetto ai secoli precedenti. Sempre meglio essere governati da un élite che da un singolo individuo.
In un certo senso questo passaggio era fisiologico. Cioè non si poteva pensare di passare da uno stato assoluto ad uno democratico, di colpo, senza traumi. Questo passaggio richiederà ancora qualche decennio, o secolo, quando la maggioranza delle persone capirà cosa significa il termine “Massoneria”. Quindi per arrivare ad una reale democrazia, in cui le decisioni siano veramente prese dal popolo, o perlomeno in cui le decisioni vengano prese per favorire “anche” il popolo, c’è ancora molta strada da fare. In tal senso, noi che ci occupiamo di questi problemi, osservandoli da questa ottica, venendo spesso presi per complottisti stiamo alla storia di adesso come i primi massoni e i primi carbonari stavano alla storia dei secoli scorsi. Discutiamo tra noi, cerchiamo di divulgare certe idee, sapendo che la maggioranza non la condivide e neanche la capisce in genere. Ci troviamo spesso a farci definire fissati e complottisti dai nostri genitori, dai nostri migliori amici, perché abbiamo questa “fissa” della massoneria che domina il mondo. Le riunioni segrete di un tempo sono sostituite dalla rete internet. I primi massoni si riunivano in segreto per non essere arrestati o uccisi. Oggi noi scriviamo queste cose su Internet, perché sono idee che non troveranno mai spazio da nessuna parte, tranne che qui in rete. Oggi, i veri massoni, portatori di quelle idee di libertà e uguaglianza che erano in passato l’emblema della massoneria, siamo noi gente comune.

Precisazioni.

Alcune precisazioni. Ho scritto che Santoro e Travaglio sono massoni, appartenenti probabilmente all’area degli Illuminati, come probabilmente lo sono il giudice Caselli e Beppe Grillo e chissà quanti altri che a me non sono noti. Questo non sottintende nessun giudizio negativo. Travaglio ha ispirato alcune cose che ho fatto in passato e nel presente. “Mani sporche” di Travaglio è uno dei prossimi libri che recensirò, una specie di Bibbia politica degli ultimi anni. E prendo molte delle mie informazioni dai libri di Travaglio, che ha l’unico difetto di non nominare mai il problema della massoneria, ma che è completo per il resto. Santoro ha il pregio di informare su cose che spesso molti non dicono, e per questo ha pagato un caro prezzo, segno che poi l’appartenenza ad una massoneria non è ancora una garanzia di impunità assoluta, per fortuna. Grillo, compare anche tra i blog di cui ho messo il link nel mio sito; evita anche lui di parlare di massoneria, signoraggio e le banche centrali e questo lo rende molto, troppo vicino agli illuminati, Ma ciò non toglie che dice cose giuste, che condivido spesso, o quasi sempre. Tuttavia rimane questo dato di fatto, che tutte queste persone non parlano mai di massoneria e non parlano mai del potere della banche centrali che è il cuore del problema massonico e il cuore del problema dello sfascio delle finanze degli stati europei. Se alcuni osservatori possono attribuirlo al caso, noi sappiamo che non lo è, perlomeno per alcuni di loro. Certo, è possibile che le nostre informazioni siano sbagliate. Forse le mie fonti possono essere inquinate. Forse ho sentito male. Forse ho mal interpretato alcuni fatti e alcuni documenti in mio possesso. Spero in tal caso che coloro di cui ho fatto il nome in questo articolo non se la prendano se ipotizzo come “possibilità” una loro appartenenza alla massoneria degli illuminati; se succedesse, sono pronto a chiedere scusa, qualora volessero aprire un dibattito su questo argomento e volessero dirci chiaramente il motivo per cui ignorano certi problemi: pensano che la massoneria non esista? O che non sia tanto potente? O semplicemente per una scelta casuale hanno deciso di non affrontare mai, neanche una volta, il problema? Sappiamo che non riceveremo mai risposta. Eppure, come dice un sito che mi piace e che voglio citare: voi ci deviate dalla considerazione delle giustizia per piegarci al vostro utile, e allora anche noi dobbiamo spiegavi il nostro utile, se per avventura c’è un punto di convergenza.

Bibliografia.

Per studiare la massoneria è sufficiente leggersi Ferruccio Pinotti, “Fratelli D’Italia” BUR. Vi troverete una vasta bibliografia. Per un’analisi storica veloce: “La massoneria, il vincolo fraterno che gioca con la storia”, edizioni Giunti, Atlanti del sapere. Per il resto, in qualunque libreria entrando esistono decine se non centinaia di libri sull’argomento, molti di più di quanti ce ne sono, per fare un esempio, di una materia come la filosofia. Ma molti dicono che la massoneria non esiste. Come la mafia.



mercoledì 10 giugno 2009

Airbus, l'incubo del guasto tecnico Air France sostituisce tutte le sonde

L'azienda cede al pressing dei piloti
PARIGI
Air France ha ceduto alle pressioni dei piloti ed ha accettato di cambiare in tutta fretta i sensori di velocità dei suoi aerei, assicurando che sin da oggi tutti gli Airbus A330 e A340 della sua flotta saranno dotati di almeno due sensori di nuova generazione su tre. A otto giorni dalla tragedia del volo AF 447, mentre si aspetta l’identificazione dei primi corpi ripescati, si insinua sempre di più il dubbio sul ruolo avuto dai sensori difettosi nell’incidente. E cresce in Francia la polemica intorno all’anomalia tecnica nota da tempo ad Air France e indicata anche in uno dei messaggi automatici di avarie inviati dall’aereo Rio-Parigi, la notte del dramma, poco prima di sparire nel nulla.

Sin da ieri sera il sindacato dei piloti, Alter, terza organizzazione dopo Snpl e Spaf, aveva minacciato Air France di boicottare i voli sugli aerei non modificati e aveva accusato la compagnia di aver fatto continuare a decollare i suoi aerei anche con sonde vecchie. In una riunione urgente, ieri sera, la compagnia, che aveva già annunciato un programma di sostituzione dei sensori su diversi giorni, ha accettato di farlo al più presto. Due sensori su tre, dunque, sono sostituiti sin da oggi (sulla quindicina di A330 e sulla ventina di A340 di sua proprietà) e, in una decina di giorni, secondo quanto scrive LaTribune.fr, sarà sostituito su tutti gli aerei anche il terzo. Un cambiamento così rapido sembra comunque «impossibile» per lo Spaf che ha lanciato un nuovo messaggio ai dipendenti Air France di rifiutare di imbarcare. In realtà niente, in un’indagine ancora senza risposte precise, stabilisce un legame sicuro tra il dramma e gli strumenti di misurazione della velocità. Per lo Spaf un guasto di questo tipo, se non può spiegare da solo il dramma, può almeno «avervi contribuito». Il sindacato Snpl resta cauto parlando di «legami solo possibili». Ma intanto anche un semplice sospetto ha costretto Air France ad agire in fretta di fronte ad un personale che si chiede sempre più se «tutte le precauzioni dovute ai piloti e ai passeggeri» siano state davvero prese.

Difetti sui sensori Pitot sono registrati da anni. Oggi la compagnia francese Air Caraibes ha indicato di aver avuto un guasto analogo nell’agosto del 2008, senza gravi conseguenze, su uno dei suoi voli. Era seguito «un bollettino da parte del costruttore» che raccomandava la sostituzione dei pezzi (fabbricati dal gruppo francese di elettronica Thales), cosa che è stata fatta su tutta la flotta sin dal mese di settembre. Air France ha ammesso che problemi di questo tipo erano stati al centro di una riunione con i tecnici nel mese di ottobre 2008, mentre una nota redatta nel novembre dello stesso anno indicava che «un numero significativo di problemi» legati ad «anomalie anemometriche», cioè alle sonde Pitot, si erano verificati su aerei A330 e A340 della compagnia.

Era comunque già nel settembre 2007 che il costruttore Airbus aveva consigliato ad Air France di sostituire le vecchie sonde con un nuovo modello, più efficace. La compagnia francese ha aspettato l’aprile del 2009 per cominciare a farlo e l’A330 scomparso sull’Atlantico otto giorni fa aveva ancora sonde vecchie.

martedì 9 giugno 2009

Dieci risposte a dieci domande qualunque

Vorrei rispondere alle 10 domande pubblicate da Massimo Gramellini stamane su La Stampa, domande che esprimono un parere ironico sulla situazione grottesca in cui la politica italiana verte al giorno d'oggi.

L'articolo originale è visibile qui.

1. Ma vi sembra normale che solo agli italiani non faccia effetto essere governati da chi condiziona il loro immaginario attraverso le televisioni?

R: Ma vi sembra invece normale che in Italia si creda che l’informazione sia pilotata soltanto da Berlusconi? Esiste stampa di destra, di centro, di sinistra, neutrale (per quanto neutrale possa essere), cattolica, laica eccetera. Esiste l’alternativa a Mediaset e anche alla RAI. Esiste Internet e c’è per giunta la possibilità di leggere i giornali di tutto il mondo ogni giorno. La convinzione che viviamo in un regime di censura è puramente vittimistica e propagandistica, creata da una parte di politici che anziché fare un’opposizione decisa, forte e costruttiva si limita a povere e ridicole critiche disfattiste in modo isterico ed esasperato, al solo fine di recuperare al più presto la poltrona tanto ambita. Fin dalle elementari mi è stato insegnato che il buon cittadino intelligente dovrebbe leggere la stessa notizia da almeno due testate di fazioni diametralmente opposte, per poi crearsi un’idea obiettiva dello stato delle cose. Però è troppo difficile vero? Molto meglio sedersi, provocare la rissa e stare a guardare chi sputa l’ultima goccia di sangue.


2. Ma vi sembra normale che in tutte le interviste pre-elettorali la domanda più dura che gli hanno rivolto sia stata «ci dica»?

R: Perché quali domande avrebbero dovuto porgli, “perchè non muore strangolato coi maroni legati come ha fatto David Carradine”?

3. Ma vi sembra normale che i dirigenti del Pd siano tutti ex del Pci e della Democrazia cristiana?

R: Questo effettivamente non mi sembra tanto normale.

4. Ma vi sembra normale che Clinton, Jospin, Schroeder, Blair e persino Gorbaciov facciano un altro lavoro da anni e loro invece insistano?

R: Idem. Il fatto è che ci vorrebbe una bella riforma del sistema politico e una definizione del limite di carriera politica di ciascun parlamentare. Si pensi che ad esempio in Cile un Presidente non può ricandidarsi neanche per il secondo mandato.

5. Ma vi sembra normale che Pdl e Pd abbiano perso milioni di voti e parlino solo di quelli persi dagli avversari?

R: Più che questo mi sembra anormale che alla fine di ogni elezione Italiana sembra che nessuno sia stato sconfitto!! Ridicola l’affermazione odierna di Franceschini: «Non c'è traccia dell'avanzata della destra come è avvenuto nel resto dell'Europa....il governo è in minoranza nel Paese»….. o ancora: "siamo riusciti a sconfiggere le destre e l'invincibilità di Berlusconi" (!)

Ma dico io, la matematica???

6. Ma vi sembra normale che i verdi trionfino ovunque, mentre qui, appena ne vedi uno in faccia, viene voglia di tifare per l’effetto-serra?

R: Il problema è che i Verdi in Europa hanno un assetto differente. In Italia altro non sono che l’ennesimo schieramento politico esasperato, isterico e antigoverno che nulla ha a che vedere con le questioni ambientali. Storicamente i Verdi in Italia creano da sempre un ostruzionismo isterico e sistematico piuttosto che una campagna costruttiva di sensibilizzazione verso gli impatti ambientali. Ecco spiegato perché è meglio morire soffocati dal CO2 piuttosto che avvelenati dai Verdi Italiani!!

7. Ma vi sembra normale che chi detesta Berlusconi voti Di Pietro, che è come dire: detesto il Bagaglino quindi vado a vedere Bombolo?

R: Beh, sa com’è caro Gramellini. Chi non sostiene più Berlusconi si ritrova un’alternativa ancora peggiore (Franceschini). Come dire, meglio il veleno di cobra o quello di vipera? Quindi guardando i simboli, onde evitare di tagliarsi le dita con la falce e schiacciarsi i piedi col martello, entrambi ormai arrugginiti quanto inutili, oppure invece del solito monotono scudo crociato, della fiamma o di quant’altro avranno pensato di dar voce all’ex PM. Un caso? Speriamo… J

8. Ma vi sembra normale che l’Italia cristiana sia rappresentata in Europa da Magdi Cristiano Allam e Borghezio?

R: E perché no? Egiziano mica è sinonimo di Mussulmano, sa? Ci sono un sacco di Cristiani in Egitto, così come in molti altri paesi a maggioranza Mussulmana. E poi Borghezio? Non ho dubbi sulla sua Cristianità (seppur anomala). Spero solo che non si faccia prendere dai suoi “raptus” nei confronti di Magdi Allam e che non gli dia fuoco...Almeno non in pubblico (scherzo Magdi...) :-)

9. Ma vi sembra normale che tutti sputino addosso alla Casta e poi Mastella prenda ancora 112 mila voti di preferenza?

R: Questo proprio non è e non sarà mai e poi mai normale! Oltre alla sua clientela secondo me molti lo hanno scelto proprio per far notare all’Italia che non c’è nulla da fare. Ne resterà soltanto uno e lo scontro finale sarà tra moltissimi anni tra Duncan McCloud Mastella e Mike Highlander Bongiorno!!!

10. Ma vi sembro normale?

R: Non so. Innanzitutto occorrerebbe dare una definizione precisa di persona normale. Poi ne potremmo anche discutere…

giovedì 4 giugno 2009

Gli ultimi tragici minuti del volo AF 447

Secondo il quotidiano brasiliano «Jornal da Tarde», l’Airbus 330-200 con 228 persone a bordo (volo AF447 da Rio De Janeiro a Parigi) avrebbe inviato una serie di messaggi automatici dopo la prima segnalazione manuale inviata dal comandante che segnalava l’attraversamento di una zona di forti turbolenze.

La ricostruzione dei messaggi è la seguente (orari locali Rio De Janeiro):

 23:00 – Il comandante invia un messaggio manuale in cui informa che stava attraversando una zona di forte turbolenza, volando sopra nuvole cariche di elettricità e con forti venti (ricordo che la zona in cui si è verificata la sciagura è una zona fuori da ogni copertura radar, e in cui ogni comunicazione con la terra è fatta attraverso messaggi scritti mediante il sistema ACARS oppure vocali in HF anziché VHF, quindi più suscettibile alle interferenze);

23:10 – Il comandante disinserisce il pilota automatico (messaggio inviato dall’ACARS dell’Airbus in modo automatico);

Alla stessa ora l’ACARS segnala i primi problemi all’impianto elettrico, che sembrano indicare guasti nel sistema principale e una deviazione dell'energia per mantenere la navigabilità dell'aereo.  Nei due minuti seguenti, sono partiti per lo meno due messaggi elettronici che informano di guasti nei sistemi di ricezione e registrazione delle informazioni di volo

23:13 - Si guastano il computer principale di volo e un sistema che controlla le parti mobili delle ali, e un minuto più tardi si registra un aumento della velocità verticale della cabina, il che - secondo esperti citati dal giornale brasiliano - «potrebbe indicare che a quel momento l'Airbus stava già cadendo».

 

IL motivo di questa tragica sciagura rimane un mistero. Speriamo che riescano a localizzare le “scatole nere” e dare una verità tangibile a questa catastrofe.

Fonte: Corriere Della Sera Online

mercoledì 3 giugno 2009

Un minuto di silenzio per le vittime del volo AF 447

L’ENACEnte Nazionale per l'Aviazione Civile, ha dato indicazioni affinché alle ore 16:00 di oggi, in concomitanza con l’inizio della cerimonia interreligiosa che si svolgerà nella Cattedrale di Notre Dame di Parigi, venga osservato in tutti gli aeroporti italiani un minuto di silenzio in segno di cordoglio per le vittime dell’incidente aereo.

Quel volo maledetto...

Airbus 330, un aereo modello di sicurezza e con nessun incidente mortale all'attivo, fino a quel maledetto giorno in cui l'equipaggio Air France lo riportava da Rio De Janeiro a Parigi.

Carico di passeggeri questo moderno aeromobile, gioiello dell'ingegneria Airbus, ha trovato il suo destino crudele tra le acque gelide e profonde dell'Oceano Atlantico, in una zona in cui si sviluppano spesso forti temporali tropicali.

 

Questa tragedia mi tocca da molto vicino in quanto questa è una rotta che io stesso percorro a bordo degli aerei molto spesso, e posso testimoniare che a volte si incontrano turbolenze piuttosto violente ma che, nella peggiore delle ipotesi, non durano più di 10 - 15 minuti.

 

I piloti, si sa, fanno il possibile per evitare di attraversare le nubi temporalesche più intense. Tuttavia, a volte, la vicinanza ai cumulonembi fa sì che le turbolenze siano avvertite ugualmente, comunque senza alcun rischio per l'aereo.

Fino ad oggi, nei casi più gravi, sono stati segnalati casi di passeggeri feriti durante le turbolenze, ma niente di più.

I passeggeri rimangono feriti in quanto un'improvvisa turbolenza può cogliere un passeggero impreparato, specialmente se si trova in piedi (quindi senza cintura di sicurezza) mentre per esempio si sta recando al bagno.

La conseguenza più grave è una caduta, oppure un salto improvviso che può far battere la testa del malcapitato contro le cappelliere o addirittura conto il "soffitto" della cabina.

 

Tuttavia rimane il fatto che questo sia il fatto più grave che possa succedere a causa delle turbolenze!

 

Può una turbolenza distruggere un aereo? Certo, ma i sistemi di sorveglianza a bordo di qualsiasi aeromobile al mondo fanno in modo che i cumulonembi pericolosi siano avvistati con largo anticipo, e con ampio spazio di manovra per essere poi evitati in tutta sicurezza dall'equipaggio pilotante.

 

E allora che cosa è successo al volo AF447?

 

Le ipotesi sono molte e anch'io, basandomi sula mia esperienza di volo come passeggero, e come appassionato di aeronautica commerciale, me ne sono fatta una basandomi sulla catena di eventi seguenti:

 

1)                  componente umana: il Comandante potrebbe aver sottovalutato l’entità della perturbazione verso la quale si stava dirigendo, trovandosi poi irrimediabilmente in mezzo a un cumulonembo difficilmente gestibile. L’esperienza del comandante del volo AF447 è sicuramente di altissimo livello, quindi sapeva senz’altro che una perturbazione del genere avrebbe potuto far danno. Tuttavia, il volo Air France era preceduto da un Lufthansa. Il Lufthansa potrebbe essere passato attraverso senza particolari problemi, se non un po’ di disagio causato dalle turbolenze. Questo avrebbe potuto “incoraggiare” il comandante Air France a non cambiare rotta e a passare attraverso la medesima perturbazione;

2)                  componente meteorologica: può darsi che la velocità di formazione della tempesta sia stata talmente repentina da non causare problemi al Lufthansa per poi svilupparsi ulteriormente in un mortale “pentolone di grandine e di fortissime correnti ascendenti e discendenti” durante il passaggio del volo AF. E’ un’ipotesi abbastanza remota ma plausibile;

3)                  componente meccanica: le eccessive sollecitazioni dovute alla turbolenza potrebbero aver causato l’apertura di un portellone (già capitato) o peggio di uno squarcio nella fusoliera. Questo avrebbe causato una decompressione esplosiva nell’aeromobile tale da indurre il comandante a una rapida discesa (normale procedura in caso di depressurizzazione) fino a un’altitudine “respirabile” (sotto i 10.000 piedi). Questa discesa potrebbe aver peggiorato la situazione, introducendo l’aeroplano in mezzo a nubi ancor più dense e pericolose. Enormi chicchi di grandine potrebbero aver danneggiato la fusoliera o, peggio, aver rotto alcuni finestrini;

4)                  componente umana 2: nel disperato tentativo di dirottare l’aereo a Fernando de Noronha (aeroporto più vicino al luogo della strage) per un atterraggio di emergenza, l’equipaggio potrebbe aver commesso una serie di errori inducendoli a “dimenticare” l’urgenza di uscire dalle nubi temporalesche e mantenendo di conseguenza l’aeromobile nella stessa rotta del cumulonembo ( in pratica velocità relativa aereo – perturbazione pari a zero). L’avaria all’impianto elettrico segnalata dall’Airbus in modo automatico alle 2:14 GMT potrebbe essere stata causata proprio dalle eccessive sollecitazioni oppure dalla grandine che potrebbe aver saturato i motori fino al loro spegnimento. Essendo però l’aereo probabilmente già a bassa quota per via della manovra di discesa per recuperare aria respirabile, potrebbe non esserci stato il tempo necessario alla loro riaccensione, causando così l’inevitabile impatto con la superficie dell’acqua.

 

Questa naturalmente non è altro che una delle tante speculazioni. Una mia personale ipotesi che può essere più o meno valida.

Altra ipotesi sarebbe quella dell’esplosione in volo, vista la lontananza tra i pezzi dell’aereo finora avvistati.

Il motivo? Chissà. Spero solo che riescano a recuperare le scatole nere in modo da far luce su questo incidente misterioso.

 

Una tragedia questa che mi ha lasciato letteralmente sgomento. In primis, come detto in precedenza, per il fatto che questa stessa rotta la percorro più volte l’anno; poi una sciagura di tale entità, nel 2009, avvenuta a un Airbus 330 nuovissimo di proprietà di un’affidabilissima compagnia aerea come Air France è davvero sconvolgente.

 

Dal mio punto di vista non mi resta che sperare nella completa soluzione di questo mistero, in modo da analizzare tutte le cause e fare in modo che sciagure simili non si ripetano più, ma soprattutto per dare almeno un’altra possibilità alle vittime e ai loro famigliari affinché questa tragica morte non rimanga coperta di mistero.

 

Alle vittime del volo AF447 partito il 31/05/2009 alle ore 19:00 locali da Rio De Janeiro e mai arrivato a destinazione, e a tutti i loro familiari, vanno le mie più sentite condoglianze.

A tutti loro, dedico alcuni versi tratti dalla canzone “Free Bird” dei Lynyrd Skynyrd:

 

“Se me ne andassi da qui domani
Ti ricorderesti lo stesso di me?
Perchè devo mettermi in viaggio, adesso 
perchè ci sono troppi posti che devo vedere
Ma, se rimanessi qui con te, ragazza
Non potrebbe più essere la stessa cosa
perchè ora sono libero come un uccello
E questo uccello non lo puoi cambiare
Dio sa che non posso cambiare